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Restauro degli edifici storici: tra storia e edilizia sostenibile

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Quanto è importante preservare la nostra storia? Tra monumenti secolari ed edifici antichi è impossibile non pensare alle soluzioni migliori per farlo. Soluzioni che siano in grado di rispettare appieno il valore del nostro patrimonio storico e mantenere invariata, nel tempo, la sua eterna bellezza.

Dopo secoli e secoli di deterioramento e danneggiamenti strutturali che hanno causato, inevitabilmente, un graduale degrado delle murature, è importante intervenire nel modo più opportuno e sapere anche come fare.

I danni sono principalmente provocati dall’azione del tempo, dagli agenti atmosferici, da calamità naturali o dai sali e dall’umidità, ma anche dallo smog e dagli errati interventi umani.

Lavori di edilizia nella sede di Giurisprudenza a Palermo

 

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Gli edifici storici: uno sguardo al passato

Quando il cemento non esisteva ancora, gli edifici venivano costruiti utilizzando materiali naturali. Tra le malte da muratura più utilizzate c’era la calce, un particolare legante che i Romani, e ancor prima i Fenici e gli Egiziani, mescolavano alla sabbia per ottenere un prodotto particolarmente resistente e duraturo. Successivamente venne unita anche all’argilla e a particolari tipi di sabbie che la resero ancora più resistente.

Nacquero diversi edifici grazie alla calce, ma non solo. Ponti, antichi acquedotti e straordinari monumenti che hanno resistito al tempo, alla natura e all’uomo, e che ancora oggi possiamo ammirare in tutta la loro straordinaria bellezza.

Ma la calce viene utilizzata ancora oggi: è un prodotto che mantiene viva la tradizione, che possiede molteplici qualità e che è, soprattutto, naturale e ecocompatibile.

Bioedilizia: la calce per costruire case e restaurare gli edifici storici

Soppiantata dal cemento, che nel ‘900 è diventato il materiale principale delle nuove costruzioni, la calce trova ancora ampio utilizzo nel settore della bioedilizia. Le sue qualità sono molteplici (da’ un’occhiata all’articolo sulla calce nell’edilizia): dalla traspirabilità all’elevata resistenza, dall’ottima lavorabilità alla durevolezza nel tempo. Inoltre, la calce, soprattutto nella sua forma aerea, produce minori emissioni permanenti di CO2 grazie alle più basse temperature della fase di cottura e il maggiore assorbimento di anidride carbonica durante la messa in opera.

La calce continua a essere il prodotto più indicato quando si tratta di restaurare opere ed edifici antichi, sia perché si adatta – per ovvi motivi – al tipo di costruzione sia perché ne rispetta appieno il valore storico.  

Come approcciarsi al restauro di un edificio storico

Dati sperimentali e ricerche scientifiche individuano nella calce il solo materiale veramente compatibile con la maggior parte delle opere costruite dall’uomo dall’antichità fino agli inizi del Novecento” (Archos).

Spesso, l’approccio nei confronti delle opere murarie danneggiate non è quello più appropriato, tanto che “in Italia manca un vero e proprio controllo sulla qualità dei tecnici”. Esiste una frequente tendenza alla superficialità quando si tratta di dover intervenire sugli edifici storici, tendenza che non può essere in alcun modo giustificata né ignorata se non si vuole trascurare il valore storico.

 

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Come sostiene Gianluca Centurani, ingegnere e architetto romano, “i professionisti devono rendersi consapevoli del valore architettonico ed economico del patrimonio storico e devono comprendere che tale valore viene irrimediabilmente distrutto quando i caratteri costruttivi di edifici storici vengono persi inserendovi elementi tipici dell’edilizia moderna”.

Utilizzare materiali non compatibili (in termini chimico-fisici), in particolar modo quelli di tipo cementizio, comporta una serie di rischi. Alcuni costituenti del clinker (il componente base per la produzione del cemento) reagiscono negativamente a contatto con questo tipo di malta, danneggiato irreversibilmente il supporto.

La celite, ad esempio, conosciuta anche come alluminato tricalcico, «reagisce con i solfati e l’acqua determinando attacco sofatico e causando deterioramento delle malte, dei mattoni e delle pietre».

La calce, disponibile nelle sue diverse forme, viene utilizzata soprattutto per il restauro e per l’edilizia sostenibile, e per produrre malte, intonaci, pitture e tanti altri prodotti per ogni tipo di applicazione. Ancora oggi rappresenta un materiale imprescindibile per il settore dell’edilizia, che non può essere trascurato né tanto meno sostituito così facilmente come si pensa, soprattutto se deve essere tenuta in considerazione l’importanza di conservare e preservare la nostra storia.

Fonte immagine 2: Imprese Edili

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